In un contesto economico segnato da incertezza e tensioni internazionali, si torna a parlare con insistenza dei titoli di Stato italiani, in particolare del mix tra Cct e Btp come strategia di investimento prudente ma redditizia. Dopo l’ultimo taglio dei tassi da parte della BCE, i mercati si muovono tra speranze e timori legati ai dazi USA e al riarmo europeo.
I Certificati di Credito del Tesoro, grazie alla loro cedola variabile, si candidano a diventare l’elemento di flessibilità all’interno dei portafogli obbligazionari. Secondo gli analisti, dovrebbero rappresentare tra il 15% e il 20% del totale, affiancando i Btp a medio termine. Il tutto con l’obiettivo di proteggersi da un eventuale rialzo dei tassi futuri.
La Germania, intanto, preannuncia un periodo di spesa pubblica più generosa per far fronte a infrastrutture e difesa, contribuendo a muovere i rendimenti di tutta l’Eurozona. In questo scenario, il risparmiatore italiano guarda con rinnovata attenzione ai titoli di Stato mix Cct e Btp, visti come un’ancora stabile in un mare agitato.