Il governo ha approvato il nuovo Documento di finanza pubblica (Dfp), ex Def, con previsioni economiche tutt’altro che rosee: il Pil è stimato in crescita dello 0,6% nel 2025 e dello 0,8% nei due anni successivi. Il ministro dell’Economia Giorgetti ha presentato i numeri con una certa cautela, consapevole dell’incertezza del contesto globale. Il deficit dovrebbe scendere sotto il 3% entro il 2027, mentre il debito pubblico si manterrà alto, complice anche l’effetto a lungo termine del Superbonus.
Nel frattempo, il governo ha concesso una proroga di quattro mesi per completare la riforma fiscale. Quanto alle spese militari, restano in linea col 2% richiesto dalla Nato, ma ogni eventuale aumento sarà rimandato e sottoposto al Parlamento.
In sostanza, il quadro economico tracciato è più una previsione prudente che una certezza: le stime restano appese al filo dell’evoluzione economica globale, con margini di revisione già messi in conto.