Stellantis chiude il 2024 con un utile netto in calo del 70% rispetto all’anno precedente, registrando 5,5 miliardi di euro. La flessione si accompagna a una contrazione del 17% dei ricavi netti, fermatisi a 156,9 miliardi di euro. Le consegne consolidate hanno subito un calo del 12%, effetto di una riorganizzazione della gamma prodotti e della strategia di riduzione delle scorte, ormai completata.
Nonostante il segnale rosso nei conti, il colosso dell’auto guarda avanti: il 2025 è atteso come l’anno della ripresa, con una crescita profittevole e una generazione di cassa nuovamente positiva. Nel frattempo, il Comitato esecutivo ad interim sta prendendo decisioni rapide per arginare la flessione. Il cambio al vertice è in corso e il nuovo amministratore delegato sarà nominato entro metà anno.
John Elkann, presidente di Stellantis, ha rassicurato investitori e stakeholder, ribadendo che l’azienda è determinata a riconquistare quote di mercato e migliorare le performance finanziarie. Tra i punti di forza per il rilancio, la produzione di batterie per veicoli elettrici e le nuove piattaforme multi-energy già lanciate.
Ora, l’industria automobilistica europea attende con ansia il Piano d’azione UE del 5 marzo, da cui potrebbero arrivare incentivi e sgravi fiscali per rilanciare un settore in difficoltà.
