Essere single non è solo una questione di cuore, ma anche di portafoglio. Secondo un’analisi Coldiretti su dati Istat, chi vive da solo in Italia spende in media il 40% in più rispetto a chi è in coppia e addirittura fino all’80% in più rispetto a una famiglia di tre persone. Il caro-vita colpisce in particolare gli affitti e le bollette, con un aumento del 60% rispetto alle coppie e del 156% rispetto ai nuclei familiari più numerosi.
Anche la spesa alimentare è un salasso: i single spendono in media 337 euro al mese per cibo e bevande, mentre in una coppia la spesa pro capite è di 266 euro, e in una famiglia di tre persone scende a 220 euro. A pesare sul bilancio sono soprattutto i cibi pronti, più costosi e spesso meno salutari rispetto agli alimenti freschi.
Le difficoltà maggiori si registrano tra gli over 65, la fascia con il maggior numero di persone che vivono sole (4,1 milioni), ma anche i più giovani devono fare i conti con costi sempre più alti. Secondo uno studio di Moneyfarm, in 25 anni convivere con qualcuno permette di risparmiare fino a 170mila euro, mentre vivere da soli significa dover sostenere circa 560 euro di spese extra ogni mese.
Insomma, la libertà ha il suo prezzo, e non è affatto basso. In un contesto di rincari e spese sempre più pesanti, dividere i costi della vita quotidiana diventa una scelta sempre più strategica.