A gennaio, l’inflazione negli Stati Uniti ha registrato un aumento del 3% su base annua, superando le previsioni degli analisti. L’indice core, che esclude alimentari ed energia, è cresciuto del 3,3%, segnalando un’inflazione più persistente del previsto.
Questi dati complicano le decisioni della Federal Reserve, che potrebbe ritardare ulteriormente l’atteso taglio dei tassi di interesse. Il mercato, inizialmente fiducioso in un allentamento monetario nel 2025, sta rivedendo le proprie aspettative. Gli esperti sottolineano che la crescita dei prezzi non riguarda solo l’energia, ma anche settori come trasporti e sanità, rendendo difficile un rapido rientro dell’inflazione.
Con un mercato del lavoro ancora solido e un’economia che non mostra segnali di rallentamento, la Fed potrebbe essere costretta a mantenere i tassi elevati ancora a lungo. Per consumatori e imprese, questo significa costi finanziari più alti e un’inflazione che continua a pesare sulle spese quotidiane.