Negli ultimi dieci anni, l’Italia ha visto una drastica riduzione della popolazione giovanile tra i 15 e i 34 anni: 750mila in meno, pari a un calo del 5,8%. Il fenomeno colpisce soprattutto il Mezzogiorno, che registra una perdita del 14,7%, con punte drammatiche in province come la Sud Sardegna (-25,4%) e Isernia (-21,5%). Al contrario, il Nord mostra un trend positivo, favorito dall’immigrazione e dallo spostamento interno di giovani dal Sud.
A livello europeo, il confronto è impietoso: mentre Paesi come Germania (+1,7%) e Paesi Bassi (+10,4%) vedono crescere la loro popolazione giovanile, l’Italia si colloca tra le nazioni con il calo più marcato. La combinazione tra bassa natalità, mancanza di opportunità e migrazione giovanile pone il Paese di fronte a una crisi demografica senza precedenti. Se il trend non si invertirà, il rischio è un’Italia sempre più vecchia e con poche prospettive di crescita.