Pubblico impiego in evoluzione: firmato il contratto delle Funzioni Centrali, che introduce aumenti medi di 165 euro al mese e sperimenta la settimana lavorativa corta su base volontaria. L’accordo coinvolge circa 195.000 lavoratori di ministeri, agenzie fiscali ed enti pubblici non economici, con novità operative da febbraio.
La settimana corta consentirà di distribuire le 36 ore lavorative su quattro giorni, mantenendo invariati i servizi agli utenti. Crescono anche le opportunità di smart working, con buoni pasto garantiti a chi lavora da remoto e la possibilità di lavorare dalla propria città, favorendo il cosiddetto “South working”.
Previsti inoltre riconoscimenti stabili per incarichi di lunga durata e misure per supportare i lavoratori over 60, ampliando permessi per visite e terapie. Tuttavia, non tutti i sindacati hanno sottoscritto l’accordo: Cgil, Uil e Usb si sono dissociati, lasciando aperti interrogativi sul futuro del pubblico impiego.