Il Pil del Sud continua a crescere, registrando un +0,9% nel 2024, ma il divario con il Centro-Nord, fermo allo 0,7%, si sta riducendo. Il rapporto Svimez attribuisce il merito principale agli investimenti del Pnrr, che trainano il settore delle costruzioni, mentre consumi e salari segnano una battuta d’arresto.
La crescita rallenta ulteriormente nei prossimi anni, complice il taglio di 5,3 miliardi di euro destinati al Sud nel triennio 2025-2027. La cancellazione della decontribuzione mette a rischio 25.000 posti di lavoro, aggravando una situazione già segnata da salari in caduta libera (-5,7%) e dalla fuga di giovani laureati verso il Nord e l’estero.
Il ministro Musumeci ammonisce: il Sud deve trovare il coraggio di cambiare per uscire da un circolo vizioso di rassegnazione e fatalismo. Riuscirà il Mezzogiorno a mantenere il passo e trasformare le sfide in opportunità?