Medici e infermieri minacciano dimissioni di massa per denunciare le carenze della manovra finanziaria, giudicata inadeguata a sostenere il Servizio sanitario nazionale. I lavoratori lamentano stipendi insufficienti, strutture fatiscenti e condizioni di lavoro sempre più difficili.
Il 20 novembre, la categoria ha aderito in massa alla protesta promossa dai sindacati, con un’adesione dichiarata dell’85%. Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha però contestato i dati, sostenendo che il governo ha già effettuato investimenti significativi nel settore. Intanto, l’annunciato sciopero generale del 29 novembre potrebbe rappresentare un ulteriore banco di prova per la tenuta del sistema sanitario. La minaccia di dimissioni collettive, avanzata dai professionisti del settore, potrebbe aggravare una crisi già evidente.
Medici e infermieri chiedono risposte immediate e interventi concreti per evitare il collasso del sistema. Le prossime settimane saranno decisive per il futuro della sanità pubblica in Italia.