La filiera della canapa italiana si mobilita contro il ddl sicurezza, che rischia di cancellare un settore dal valore di mezzo miliardo di euro. Il provvedimento, nella sua attuale formulazione, vieta la lavorazione delle infiorescenze di Cannabis sativa L., equiparandole a sostanze illegali nonostante siano prive di effetti psicotropi.
A Roma, Coldiretti, Filiera Italia e gli imprenditori di ICI si sono confrontati con il presidente della Commissione Agricoltura del Senato, Luca De Carlo, ottenendo un’apertura al dialogo. L’obiettivo è trovare una soluzione che tuteli le tremila imprese del settore e i trentamila posti di lavoro connessi.
La canapa italiana è molto più di una coltivazione: produce alimenti, cosmetici, materiali per la bioedilizia e bioplastiche. Si stima che, con un approccio lungimirante, il settore potrebbe raggiungere un valore di 8 miliardi di euro nei prossimi anni.
Il tempo stringe, e i produttori chiedono al Governo di rivedere l’articolo 18 del ddl e di avviare un tavolo di confronto per salvaguardare il futuro della canapa italiana.