Il Senato ha approvato il decreto infrazioni con 100 voti favorevoli, prorogando le concessioni balneari fino al 30 settembre 2027. L’obiettivo è facilitare la chiusura di 15 procedure d’infrazione avviate dall’Unione Europea contro l’Italia. La misura consente ai concessionari attuali di mantenere le strutture fino alle nuove gare, previste entro il 30 giugno 2027, escludendo circoli e associazioni sportive dalle norme della direttiva Bolkestein. Tuttavia, per molti osservatori, questa proroga rappresenta un’occasione mancata per una riforma strutturale del settore, necessaria per stimolare trasparenza e competitività. Critiche sono state mosse da Altroconsumo, che sottolinea l’immobilismo nel settore balneare e la mancanza di soluzioni definitive, evidenziando che il decreto perpetua l’incertezza in un comparto chiave per il turismo italiano.