Il concordato biennale si avvicina alla sua scadenza del 31 ottobre, mettendo sotto esame le partite IVA. Questa misura, proposta dall’Agenzia delle Entrate, offre ai contribuenti la possibilità di regolare le proprie tasse per due anni con un accordo basato sugli indici di affidabilità. In cambio, chi aderisce evita controlli più severi e può accedere a condizioni agevolate per il ravvedimento sugli anni passati.
Le categorie autonome, come bar, ristoranti, taxi e professionisti, sono al centro dell’attenzione, con il Fisco che monitora da vicino le dichiarazioni dei redditi per individuare eventuali discrepanze. Il governo punta a raccogliere fino a 2 miliardi di euro da destinare alla riduzione dell’aliquota Irpef, e chi non si mette in regola rischia sanzioni e accertamenti.