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lunedì, 1 Luglio 2024

Trovano 150 milioni in lire ma sono carta straccia

Scoprire un tesoro nascosto è il sogno di molti, ma per due sorelle genovesi, questo sogno si è trasformato in una beffa clamorosa. Durante la pulizia della cantina del nonno, le due hanno trovato 150 milioni di lire, suddivisi in banconote ben conservate. La sorpresa e l’euforia sono durate poco: Bankitalia ha infatti negato la conversione in euro, lasciando le sorelle con un tesoro che, tecnicamente, è carta straccia.

Non potevo credere ai miei occhi,” ha dichiarato una delle sorelle all’agenzia di stampa Adnkronos. Dopo l’entusiasmo iniziale, la delusione è stata cocente. Bankitalia ha spiegato che la legge prevede un termine decennale per la conversione delle vecchie lire, scaduto nel 2012. Le sorelle, dunque, non possono fare altro che rassegnarsi, almeno secondo la banca centrale.

La scoperta del tesoro ha radici lontane: circa vent’anni fa, il nonno delle due sorelle è deceduto improvvisamente, lasciando l’appartamento e tutti i suoi averi intatti. Nel 2023, la decisione di vendere l’abitazione ha portato le due a svuotare la cantina, dove hanno trovato le banconote nascoste in confezioni di pasta. Un bottino di 158 milioni di lire che, se fosse ancora convertibile, avrebbe potuto rappresentare una piccola fortuna.

Per tentare di risolvere la situazione, le sorelle si sono rivolte a un’associazione che tutela i diritti dei risparmiatori. Questa ha evidenziato come, in base all’articolo 2935 del codice civile, la prescrizione decennale decorra dalla data in cui il diritto può essere fatto valere, ovvero dal momento del ritrovamento delle banconote. Inoltre, il fatto che il legittimo titolare sia deceduto prima dell’introduzione dell’euro potrebbe, teoricamente, interrompere il termine di prescrizione.

Ora, le due sorelle pensano di scrivere una lettera al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e al governatore di Bankitalia, Fabio Panetta. “Vorremmo chiedere a chiunque possa fare qualcosa di mettersi una mano sulla coscienza,” ha detto una delle sorelle. “In altre nazioni europee, il cambio delle vecchie valute è ancora possibile in casi simili. Speriamo che anche in Italia si possa fare qualcosa.”

La vicenda ha acceso un dibattito sulla giustizia delle norme riguardanti la conversione delle vecchie lire. Molti si chiedono se non sia il caso di rivedere tali norme, permettendo a chi, come le due sorelle, trova inaspettatamente un tesoro di poter beneficiare del valore che rappresenta.

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