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domenica, 8 Settembre 2024

Fisco, stop alle multe fino al 240%: cosa cambia per tasse non pagate e reati tributari

Oggi, il Consiglio dei ministri esaminerà un nuovo decreto legislativo destinato a cambiare radicalmente il panorama delle sanzioni tributarie. Fisco, stop alle multe fino al 240%: cosa cambia per tasse non pagate e reati tributari. Un cambiamento che, secondo il governo, porterà a una maggiore proporzionalità nelle sanzioni e, si spera, a una maggiore adesione da parte dei contribuenti.

Nuove sanzioni: meno pesanti ma più giuste

Il fulcro del nuovo decreto è il taglio delle sanzioni per le violazioni fiscali. Attualmente, le multe possono arrivare fino al 240% dell’importo dovuto. Con le nuove norme, il massimo scenderà al 120%. Questa riduzione delle multe è vista come un modo per incentivare i contribuenti a regolarizzare la propria posizione senza temere sanzioni spropositate.

Dichiarazioni Fiscali: cosa cambia

Chi non presenta la dichiarazione dei redditi, dell’Irap o del sostituto d’imposta vedrà la propria multa ridursi al 120%, rispetto all’attuale 240%. Anche le dichiarazioni infedeli avranno sanzioni ridotte, passando dal 90-180% al 70%. Queste modifiche dovrebbero rendere le sanzioni più proporzionate e gestibili per i contribuenti.

Partite IVA e Commercianti: novità importanti

Le novità riguardano anche le partite IVA e i commercianti. Le sanzioni per l’omessa o tardiva trasmissione dei corrispettivi giornalieri saranno coperte da un tetto massimo di mille euro. Inoltre, non sarà più considerato reato il mancato versamento dell’IVA in caso di crisi di liquidità o rateizzazione del debito.

Effetto sulle entrate Statali

Ovviamente, la riduzione delle sanzioni comporterà un calo delle entrate per lo Stato, stimato in circa il 10% dei 2,27 miliardi di euro annualmente riscossi. Tuttavia, il governo scommette che sanzioni più basse e proporzionate porteranno a una maggiore adesione alle normative fiscali, compensando così la perdita iniziale.

Rateizzazione e concordato preventivo

Un altro aspetto chiave del decreto riguarda la rateizzazione dei debiti. I contribuenti che si metteranno in regola con la rateizzazione non rischieranno la confisca dei beni e potranno beneficiare di sanzioni dimezzate se accusati di reati tributari ancora non giudicati.

Confronto con l’Europa

Il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, ha sottolineato che le nuove sanzioni saranno più vicine ai parametri europei, dove la media è attorno al 60% dell’importo dovuto. Questo confronto mira a rendere il sistema sanzionatorio italiano più equo e in linea con gli standard europei.

In sintesi, fisco, stop alle multe fino al 240%: cosa cambia per tasse non pagate e reati tributari è un cambiamento atteso che potrebbe portare a una maggiore equità nel sistema sanzionatorio. Meno multe spropositate e più proporzionalità potrebbero incentivare una maggiore conformità fiscale.

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