Il Superbonus 110%, incentivo fiscale per la riqualificazione energetica e la riduzione del rischio sismico, è al centro di un acceso dibattito politico. La scadenza prevista per fine 2022 ha generato preoccupazioni, in particolare per i condomini. Se per le villette unifamiliari potrebbe essere più semplice completare i lavori entro il termine, per i condomini la gestione delle pratiche è più complessa e i tempi si allungano.
Il pressing è quindi per una proroga del termine, soprattutto considerando l’ipotesi di un’estensione del beneficio solo ai progetti che abbiano già completato almeno il 60% dei lavori previsti. Questa clausola potrebbe escludere molti condomini in fase avanzata di progettazione ma con lavori non ancora iniziati o in fase iniziale, precludendo loro l’accesso a questo importante incentivo fiscale.
La proroga non avrebbe solo benefici economici, ma anche un impatto positivo in termini ambientali e di sicurezza. Infatti, un maggior numero di edifici riqualificati significa minori emissioni di CO2 e maggiore resilienza sismica.
Il tema è caldo e l’attenzione è alta: le prossime settimane saranno decisive per comprendere se il pressing avrà successo e quale forma prenderà la possibile proroga. Di certo, il Superbonus rappresenta una misura troppo importante per essere gestita con fretta, soprattutto quando in ballo ci sono non solo significativi investimenti economici, ma anche la qualità della vita dei cittadini.
