Spesso sentiamo parlare di nuovo mercati, spesso registriamo l’approccio volto alla speculazione senza che ci sia la vera volontà di approfondire quanto di significativo e innovativo ci sia.
Abbiamo scelto di dare spazio all’approfondito studio effettuato dal Prof. Stefano Masullo, Magnifico Rettore dell’ISFOA, l’Istituto Superiore di Finanza e Organizzazione Aziendale, che da anni realizza approfonditi focus sui mercati finanziari internazionali. Di seguito lo studio sulla finanza islamica con al paragrafo 5 un utile glossario per meglio destreggiarsi in una materia così complessa.
La Finanza Islamica
Premessa
Il sistema finanziario islamico, ovvero il sistema di banche commerciali, banche di investimento, banche offshore operanti nel rispetto delle norme dettate dal Corano, è diventato una forza con la quale oggi il sistema finanziario convenzionale deve confrontarsi.
Dalla costituzione della prima banca islamica avvenuta circa 35 anni fa, Bahrain oggi ospita 16 istituzioni finanziarie islamiche delle quali 2 sono banche commerciali, 2 sono banche offshore e 12 sono banche di investimento.
Il patrimonio totale di queste banche raggiunge la cifra di 1,6 miliardi di dollari.
La dimensione globale del sistema finanziario islamico consiste in oltre 200 istituzioni con un totale di oltre 200 miliardi di dollari di fondi gestiti, una capitalizzazione degli istituti superiore ai 7 miliardi di dollari e un tasso di crescita annuale del 15% con previsioni di incremento nei prossimi anni.
Il sistema finanziario islamico nel 1973 trova la sua data di nascita determinata dall’accordo tra i paesi membri dell’Organizzazione della Conferenza Islamica per la costituzione di una banca islamica internazionale finalizzata all’incremento dello sviluppo economico e al progresso sociale dei paesi musulmani, nel rispetto dei principi della shari’a ovvero della legge canonica rivelata dall’Islam e derivata dal Corano; nacque così nel 1975 l’Islamic Development Bank, la cui sede era a Jeddah in Arabia Saudita.
Islamic Banking in Bahrain è un sistema in continua crescita e l’autorità monetaria del paese, Bahrain Monetary Agency perseguendo il fine di un consolidamento della positiva reputazione del paese come centro finanziario internazionale, ha raccomandato
Alle banche islamiche operanti nel paese di aderire agli standards determinati da “Accounting and Auditing Organization for Islamic Financial Institutions (AAOIFI); Bahrain è uno dei due paesi che adottano gli standards AAOIFI, insieme al Sudan.
Il trattato che regola il sistema finanziario islamico determinato da AAOIFI è l’equivalente del trattato di Basilea per la vigilanza bancaria per le banche convenzionali.
AAOIFI è stata fondata nel 1991, ha la sua sede a Bahrain, è composta da 71 membri che sono banche islamiche, banche convenzionali con sezioni deputate alla finanza islamica, società internazionali di revisione di 17 paesi.
A conferma del ruolo di preminenza di Bahrain nel mondo finanziario arabo anche nel settore della finanza islamica, il paese è stato scelto come sede per ospitare una nuova istituzione nata recentemente, “Islamic Agency for Credit rating”: compito dell’Agenzia sarà determinare le potenzialità delle istituzioni finanziarie islamiche e valutare il loro volume di rischio nell’ambito del mercato monetario ed è indubbio che ciò ne incrementerà la fiducia negli investitori e rafforzerà il mercato finanziario islamico nell’ambito dello sviluppo dell’intero sistema economico islamico.
Nell’ambito del rispetto della Shari’a le istituzioni finanziarie islamiche non possono investire o avere interessi in comune con società i cui business riguardino l’attività bancaria basata sul sistema degli interessi; l’alcool; il tabacco; il gioco; la produzione, la lavorazione e la confezione del maiale; tutte le attività che rechino offesa ai principi dell’Islam.
1. Banche commerciali, banche offshore, banche di investimento.
Questo tipo di istituzioni bancarie operanti secondo i principi islamici nell’ambito del sistema finanziario a Bahrain richiedono per la loro costituzione e la loro operatività l’osservanza degli stessi standards previsti per le banche convenzionali summenzionate.
Il Paese oggi ospita quindici istituzioni finanziarie islamiche così divise:
- Banche commerciali
- Bahrain Islamic Bank B.S.C.
- Faysal Islamic Bank of Bahrain E.C.
- Banche offshore
- Al Baraka Banking Group E. C.
- Faysal Islamic Bank of Bahrain E.C.
- Banche di investimento
- Arab Banking Corporation (ABC) Islamic Bank E.C.
- Arab Banking Corporation (ABC) Islamic Fund E.C.
- Al Baraka Islamic Bank B.S.C. (E.C.)
- Al Khaleej Islamic Investment Bank B.S.C. (E.C.)
- Arab Islamic Bank E.C.
- Bahrain Islamic Investment Co. B.S.C.
- Citi Islamic Investment Bank E.C.
- Faysal Investment Bank of Bahrain E.C.
- First Islamic Investment Bank E.C.
- Islamic Investment Company of the Gulf.
- Ufficio di rappresentanza
- International Investment Group
2. Il sistema bancario islamico: leggi e regolamenti.
Il sistema bancario islamico costituisce un’alternativa al sistema bancario convenzionale basato sul concetto di interesse.
Operare secondo i precetti della Sharia aiuta il raggiungimento degli obiettivi socio-economici della società islamica. Le banche islamiche adottano il principio del “Mudaraba”, cioè basato sul concetto di compartecipazione sulla fiducia, come base per i rapporti tra loro e l’investitore o il cliente depositante.
Secondo questo concetto, le banche non hanno la facoltà legale di restituire la somma investita in caso di perdita a meno che non sia acclarato un comportamento negligente della banca o che comunque abbia violato i termini degli accordi di “Mudaraba”.
D’altra parte, quando la banca fornisce il capitale all’investitore sulle basi di un contratto di “Mudaraba”, essa non può richiedere la restituzione del capitale se vi è una perdita nel corso dell’investimento a meno che da parte dell’imprenditore non vi sia stato un comportamento scorretto o abbia violato i termine dell’accordo di “Mudaraba”.
In entrambi i casi, chi ha fornito il capitale affronta il rischio di una possibile perdita del suo investimento.
Nei paesi dove esiste un sistema bancario convenzionale e uno islamico, le banche islamiche sono soggette a varie leggi e regolamenti.
In alcuni di questi paesi le autorità monetarie trattano le banche islamiche come “Finance House”, cioè come istituzioni finanziarie specializzate nella concessione di prestiti a famiglie e imprese per acquisti rateali e operazioni di leasing ; in altri, le banche islamiche sono soggette a leggi e regolamenti propri delle banche convenzionali.
In qualche paese le banche islamiche sono costitute in base a speciali decreti e non sono soggette al controllo delle Banche Centrali.
Per migliorare la legislazione regolante l’attività delle banche islamiche, è essenziale per le autorità monetarie centrali stabilire regolamenti specifici che tengano conto della specificità delle operazioni finanziarie effettuate da chi opera secondo i criteri islamici.
Le banche islamiche raccolgono fondi dalla clientela e forniscono a questa i normali servizi bancari.
È perciò logico e appropriato che le banche islamiche siano supervisionate e regolamentate dall’autorità monetaria, vista la natura particolare del loro operato ; naturalmente una specifica istituzione islamica di controllo e supervisione aumenta la fiducia dei mercati e degli investitori nel sistema.
Nelle procedure di supervisione delle banche islamiche, l’aspetto della liquidità deve essere controllato attentamente, specialmente in assenza di prestiti interbancari e mercati secondari accettabili per la Svaria.
Alle banche islamiche generalmente è richiesto di mantenere i livelli di liquidità più alti di quelli delle banche convenzionali.
Comunque, le banche centrali e le autorità monetarie, insieme con le banche islamiche, considerano che gli strumenti per investimenti a breve termine possano essere sviluppati senza violare i principi della Sharia, e questo permetterà alle banche islamiche di investire la loro liquidità in eccesso e vendere nel caso che la banca necessiti di liquidità.
Questa possibilità avrà un impatto positivo sull’economia se le banche investiranno i loro eccessi di liquidità sui mercati interni.
Le riserve di cassa sono un’altro strumento per controllare la liquidità del mercato e ciò è particolarmente utile per in caso di liquidazione e bancarotta per soddisfare le richieste dei creditori.
Le banche islamiche solitamente investono i loro fondi in specifici progetti.
È perciò importante che le autorità monetarie essere i grado di valutare i rischi legati a questi investimenti e invitare le banche a mantenere adeguate scorte monetarie per quei progetti di investimento che possono presentare alti rischi o difficoltà.
L’esperienza di Bahrain Monetary Agency nei rapporti con le banche islamiche risale al 1979 quando la prima banca islamica, Bahrain Islamic Bank fu costituita, e da allora molte altre istituzioni finanziarie islamiche si sono stabilite a Bahrain, come abbiamo visto in precedenza.
BMA ha imposto alle banche islamiche regolamenti che sono differenti da quelli delle banche convenzionali.
Fino dal 1987, BMA ha introdotto un rendiconto trimestrale prudenziale specifico per le banche islamiche.
Questi rendiconti sono usati per controllare la situazione finanziaria delle banche islamiche e aiutare l’Agenzia nell’analisi degli indici di redditività delle stesse, del loro livello di liquidità, delle esposizioni e dell’adeguatezza delle riserve.
BMA ha anche introdotto la richiesta della presentazione di bilanci certificati per le banche islamiche sulla linea, nella forma e nella sostanza, di quelli presentati dalle banche convenzionali.
BMA ha anche stabilito che sia le banche islamiche che quelle convenzionali debbano aderire agli standards internazionali di certificazione nella preparazione dei loro bilanci e che debbano fornire lo stesso tipo di informazioni nei loro rapporti
3. Il mercato finanziario Islamico.
Lo sviluppo e la formalizzazione di un mercato finanziario islamico è da intendersi come il complemento naturale del sistema bancario.
Nel 1999 un documento di intesa fu siglato in Malaysia da Bahrain Monetary Agency, Islamic Development Bank e altre istituzioni finanziarie del mondo islamico.
Uno dei maggiori problemi che le istituzioni finanziarie islamiche incontrano è la mancanza di mezzi per poter gestire i loro fabbisogni di liquidità di giorno in giorno con il miglior profitto.
Le banche associate alla “The Bankers Society of Bahrain” stanno lavorando per creare un mercato finanziario islamico e un mercato monetario per creare liquidità al sistema.
Lo sviluppo di queste nuove strutture è essenziale poiché la fenomenale crescita delle banche islamiche non può che spingere un neonato mercato finanziario islamico verso un sicuro sviluppo.
4. Indici islamici.
FTSE Global Islamic Index Series
Il FTSE International è stato costituito nel 1999 come la prima vera serie globale di indici islamici, allo scopo di analizzare i rendimenti delle principali compagnie le cui attività aderiscono ai principi della Sharia islamica.
Dow Jones Islamic Market Indexes
Dow Jones ha creato un gruppo di indici azionari per investitori che vogliono investire conformemente ai principi della finanza islamica.
5. Glossario dei principali termini finanziari islamici.
A integrazione di quanto sopra trattato e per una maggior comprensione del sistema finanziario islamico verranno esposti di seguito i principali termini relativi:
Bai Salam
Contratto di vendita nel quale il compratore paga in anticipo i beni che gli saranno consegnati in futuro.
Questo tipo di finanziamento è spesso usato quando un fabbricante ha bisogno di capitali per produrre un prodotto finito per l’acquirente.
In cambio del pagamento in anticipo, il compratore usufruisce di un prezzo molto favorevole.
Bai Muajjal
Contratto che riguarda la vendita di beni su una base di pagamenti differiti.
La banca o il finanziatore comprano i beni per conto del commerciante.
La banca poi vende i beni al cliente a un prezzo stabilito, che includerà un aumento di prezzo che costituirà il profitto della banca o del finanziatore.
L’imprenditore pagherà l’intero importo a una scadenza prestabilita o farà un pagamento rateale lungo un periodo concordato.
Gharar
Frode perpetuata nei confronti di una o più parti di un contratto stipulato facendo affidamento sull’ignoranza.
Vi sono vari tipi di contratto considerati “gharar”, i principali dei quali sono:
– La vendita di beni che il venditore è incapace di consegnare
– La vendita di beni senza una precisa descrizione, così come un negoziante vende vestiti di taglia imprecisata.
– La vendita di beni senza un prezzo evidenziato.
– Stipulare un contratto sulla base di una scadenza imprecisata.
– La vendita di beni sulla base di false descrizioni.
– La vendita di beni senza permettere al compratore di esaminare le merci.
Ijara (Affitto)
Contratto nel quale la banca o il finanziatore compra e affitta i beni all’imprenditore dietro il pagamento di un compenso.
La durata dell’affitto così come il pagamento sono stabiliti in anticipo. La banca rimane proprietaria del bene.
Questo tipo di contratto costituisce un classico prodotto finanziario islamico.
Ijara wa Iqtina (Affitto con riscatto)
Contratto simile all’Ijara tranne che per il fatto che l’imprenditore si assume la responsabilità di acquistare i beni alla fine del periodo di affitto. I pagamenti effettuati in anticipo costituiscono parte del prezzo di acquisto.
Questo tipo di contratto basato sull’affitto con riscatto è comunemente usato per i finanziamenti immobiliari.
Istisna (Pagamenti progressivi)
Contratto di acquisto di beni nel quale il prezzo è pagato progressivamente secondo l’avanzamento del lavoro.
Un esempio è costituito dall’acquisto di un immobile in costruzione nel quale i pagamenti al costruttore sono effettuati secondo gli stati di avanzamento dei lavori completati.
Murabaha
Contratto di vendita tra la banca e il suo cliente per la vendita di beni a un prezzo più un margine di profitto per la banca stabilito.
Il contratto consiste nell’acquisto di beni da parte della banca che poi li vende al cliente con un sovrapprezzo stabilito.
Il rimborso è solitamente rateale.
Mudaraba (Finanziamento fiduciario)
Accordo tra due parti delle quali una fornisce il 100% del capitale per un affare e l’altra, indicata come il “mudarib”,conduce l’affare usando le sue capacità.
I profitti derivanti dall’affare sono distribuiti secondo percentuali stabilite in anticipo.
Le perdite sono a carico solamente di chi fornisce il capitale mentre il “mudarib” perde solo il tempo, gli sforzi e la possibilità del guadagno derivanti dall’operazione. Il management è costituito unicamente dal “mudarib”.
Il “mudarib” non partecipa alle perdite per la semplice ragione che, secondo i dettati della finanza islamica, uno non può perdere denaro se non ne ha contribuito all’apporto. Questo è uno dei modi più comuni di finanziamento islamico.
Musharaka
Questo è un classico accordo di compartecipazione.
Tutte le parti contribuiscono al finanziamento di un affare.
Le parti concordano in anticipo la percentuale dei profitti mentre le perdite sono divise secondo le quote di partecipazione al progetto.
La spiegazione di ciò va di nuovo cercata nei fondamenti della finanza islamica, sempre per il motivo che uno non può perdere ciò che non ha contribuito.
Il management dell’impresa è costituito da tutti, da alcuni o solo da uno dei compartecipanti.
Qard Hassan
Prestito senza interessi per scopi benefici o per eseguire finanziamenti a breve termine.
Chi riceve il prestito è obbligato unicamente a restituirne l’intero importo anticipatogli.
Riba
Il termine significa letteralmente incremento o addizione.
Tecnicamente indica qualsiasi incremento o vantaggio ottenuto da chi impresta somme di denaro come condizione del prestito.
Qualsiasi importo “garantito” su un prestito o un investimento è “riba”.
Riba in tutte le sue forme è proibito nell’Islam.
Nei termini convenzionali, riba o interessi sono usati intercambiabilmente.
Sharia
La legge Islamica derivata da tre fonti: il Corano, l’Hadith, ovvero la tradizione relativa agli atti, parole o atteggiamenti del profeta Maometto, e la Sunnah.
Takaful
Forma di assicurazione islamica basata sul concetto coranico del Ta’awon o mutua assistenza.
Essa assicura la protezione dei beni e delle proprietà e offre una congiunta divisione del rischio in caso di perdita di uno dei suoi membri.
Takaful è simile a una comune assicurazione nella quale i membri sono sia gli assicuratori che gli assicurati.
Il criterio convenzionale di assicurazione è proibito nell’Islam perché presenta molti elementi “haram” (illeciti) includenti “gharar” e “riba”.