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giovedì, 21 Novembre 2024

RECOVERY PLAN: PNRR ILLUSTRATO ALLA CAMERA, OGGI IN SENATO PER LA REPLICA

Il 26 aprile è stato illustrato dal Presidente del Consiglio, Mario Draghi alla Camera, e oggi martedì 27 aprile, alle 15:00, in assemblea al Senato per la replica delle comunicazioni  per le dichiarazioni di voto finale, in vista della trasmissione alla Commissione europea,  il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (cd. Recovery Plan).
La versione definitiva del PNRR  sarà trasmessa all’ Unione Europea entro il 30 aprile 2021 , termine perentorio.

Draghi, provato dalla lunga interlocuzione con Bruxelles per avere il via libera, professa ottimismo, a patto tuttavia che i tre cavalieri bianchi “onestà, intelligenza e gusto del futuro”, prevalgano sui tre cavalieri neri, come li ha definiti, sempre i soliti da anni, “la corruzione, la stupidità e gli interessi costituiti”.
Draghi pone un dilemma che contiene in sè l’ottimismo che nasce dallo slancio necessario della politica e del paese per la presa di coscienza di misurarsi con la realizzazione di un grande obiettivo, ma anche una spietata denuncia di quanto ha prevalso finora nella programmazione e nella gestione della cosa pubblica in Italia , che ha generato un clima di disistima internazionale nei nostri confronti.

Draghi si è così scusato per i tempi stretti dell’esame parlamentare. «I tempi erano ristretti ma la scadenza del 30 aprile non è mediatica: è che se si arriva prima, si avranno i fondi prima», ha affermato, sottolineando allo stesso tempo che «il Parlamento avrà un ruolo rilevante nei mesi avvenire», nel processo di esame dei provvedimenti connessi al Piano nazionale di ripresa e resilienza. « Sulle riforme il Parlamento sarà determinante»,
ha assicurato Draghi.

Il Piano si inserisce all’ interno del programma Next Generation EU, il pacchetto da 750 miliardi di euro concordato dall’ Unione Europea in risposta alla crisi pandemica.
Il Piano italiano prevede investimenti pari a 191,5 miliardi di euro, finanziati attraverso il Dispositivo per la Ripresa e la Resilienza, lo strumento chiave del NGEU.
Ulteriori 30,6 miliardi sono parte di un Fondo complementare, finanziato attraverso lo scostamento pluriennale di bilancio approvato nel Consiglio dei ministri del 15 aprile.
Il totale degli investimenti previsti è pertanto di 222,1 miliardi di euro. Il Piano include inoltre un corposo pacchetto di riforme, che toccano, tra gli altri, gli ambiti della pubblica amministrazione, della giustizia, della semplificazione normativa e della concorrenza.

Oltre al Pnrr da 191,5 miliardi e al Piano complementare da 30,6 miliardi, ha detto Draghi, «sono stati stanziati, inoltre, entro il 2032, ulteriori 26 miliardi da destinare alla realizzazione di opere specifiche».
È poi previsto il reintegro delle risorse del Fondo sviluppo e coesione, utilizzate nell’ambito del dispositivo europeo per il potenziamento dei progetti ivi previsti per 15,5 miliardi. Nel complesso potremo disporre di circa 248 miliardi di euro.

Oggi alle 15 il premier sarà a Palazzo Madama per informare anche i senatori. Il Pnrr dovrebbe tornare poi in Consiglio dei minsitri per il via libera prima di essere inviato, entro venerdì 30 aprile, a Bruxelles. La prima tranche di fondi, se non ci saranno problemi, dovrebbe arrivare a luglio.

Per quanto riguarda la struttura del Piano, esso si articola in 6 Missioni, per ognuna delle quali
sono indicate le riforme di settore necessarie a una più efficace realizzazione degli interventi, nonché i profili più rilevanti ai fini del perseguimento delle tre priorità trasversali del Piano, individuate nella Parità di genere, nei Giovani e nel Riequilibrio territoriale.

  1. MISSIONE: ” Digitalizzazione, Innovazione,  Competitività e Cultura – I suoi obiettivi sono promuovere la trasformazione digitale del Paese, sostenere l’innovazione del sistema produttivo, e investire in due settori chiave per l’Italia, turismo e cultura. Le risorse complessivamente destinate alla missione ammontano a 49,2 miliardi, di cui 40,7 miliardi dal Dispositivo per la Ripresa e la Resilienza e 8,5 miliardi dal Fondo;
  2. RIVOLUZIONE VERDE E TRANSIZIONE ECOLOGICA: Il Piano prevede investimenti e riforme per l’economia circolare e la gestione dei rifiuti, per raggiungere target ambiziosi come il 65 per cento di riciclo dei rifiuti plastici e il 100 per cento di recupero nel settore tessile. Le risorse complessivamente destinate alla missione ammontano a 68,6 miliardi, di cui 59,3 miliardi dal Dispositivo per la Ripresa e la Resilienza e 9,3 miliardi dal Fondo.
  3. INFRASTRUTTURE PER UNA MOBILITA’ SOSTENIBILE – Il suo obiettivo primario è lo sviluppo razionale di un’infrastruttura di trasporto moderna, sostenibile e estesa a tutte le aree del Paese. Le risorse complessivamente destinate alla missione ammontano a 31,4 miliardi, di cui 25,1 miliardi dal Dispositivo per la Ripresa e la Resilienza e 6,3 miliardi dal Fondo.
  4. ISTRUZIONE E RICERCA – Le risorse complessivamente destinate alla missione ammontano a 31,9 miliardi di euro– di cui 30,9 miliardi dal Dispositivo per la Ripresa e la Resilienza e 1 miliardo dal Fondo,   a partire dal rafforzamento dell’offerta di asili nido, scuole materne e servizi di educazione e cura per la prima infanzia. Lo sviluppo e il rafforzamento dell’istruzione professionalizzante. I processi di reclutamento e di formazione degli insegnanti. Il potenziamento e l’ammodernamento delle infrastrutture scolastiche. La riforma e l’ampliamento dei dottorati. Il rafforzamento della ricerca e la diffusione di modelli innovativi per la ricerca di base e applicata condotta in sinergia tra università e imprese. Infine, il sostegno ai processi di innovazione e trasferimento tecnologico.
  5. INCLUSIONE E COESIONE: sostegno all’empowerment femminile e al contrasto alle discriminazioni di genere, di incremento delle competenze e delle prospettive occupazionali dei giovani, di riequilibrio territoriale e sviluppo del Mezzogiorno. Le risorse complessivamente destinate alla missione ammontano a 22,4 miliardi, di cui 19,8 miliardi dal Dispositivo per la Ripresa e la Resilienza e 2,6 miliardi dal Fondo.
  6. SALUTE : linee di azione volte a rafforzare e rendere più sinergica la risposta sanitaria territoriale e ospedaliera, nonché a promuovere e diffondere l’attività di ricerca del Servizio sanitario nazionale. Le risorse complessivamente destinate alla missione ammontano a 18,5 miliardi, di cui 15,6 miliardi dal Dispositivo per la Ripresa e la Resilienza e 2,9 miliardi dal Fondo. Obiettivi principali:
    – rafforzare la prevenzione e i servizi sanitari sul territorio –  modernizzare e digitalizzare il sistema sanitario per garantire un equo accesso a cure efficaci. Prevede il potenziamento e la creazione di strutture e presidi territoriali (come le Case della Comunità e gli Ospedali di Comunità), il rafforzamento dell’assistenza domiciliare, lo sviluppo della telemedicina e una più efficace integrazione con tutti i servizi socio-sanitari, il rinnovamento e l’ ammodernamento delle strutture tecnologiche e digitali.

In tema di interventi edilizi, è previsto  il Superbonus 110%  per agevolare professionisti e cittadini nella simulazione del calcolo delle detrazioni spettanti per le diverse tipologie di interventi agevolabili al 110%.

 

Francesca Branà

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