La Sepoltura di Platone a Ercolano si conferma non solo un titolo intrigante per un romanzo storico, ma anche una realtà appena svelata. Grazie agli sforzi incessanti di Graziano Ranocchia, un papirologo dell’Università di Pisa, oggi possiamo quasi passeggiare virtualmente nel luogo esatto dove il leggendario filosofo Platone riposa. Questa rivelazione proviene dalla recente analisi dei papiri trovati a Ercolano, nel quadro del progetto “GreekSchools” sostenuto dal Consiglio Nazionale delle Ricerche.
All’interno dell’Accademia di Atene, precisamente in un giardino privato un tempo riservato alla scuola platonica, si nascondeva il segreto millenario della sepoltura di Platone a Ercolano. Il papiro, parte della Storia dell’Accademia scritta da Filodemo di Gadara, è stato magistralmente interpretato, offrendoci una finestra su un passato glorioso.
La scoperta non si limita a confermare la posizione della tomba. Rivela anche l’importanza del sito, vicino al Museion, un sacello dedicato alle Muse, suggerendo come l’ambiente culturale intorno a Platone fosse vibrante e immerso nel culto delle arti e della filosofia.
Implicazioni storiche e culturali
Questa rivelazione potrebbe trasformare l’Accademia di Atene in un sito ancora più cruciale per gli studi classici. La sepoltura di Platone a Ercolano offre ora ai ricercatori nuove prospettive sul tipo di rituali e sulle pratiche funerarie dell’antica Grecia, oltre a illuminare le connessioni personali e spirituali di Platone con i suoi discepoli e contemporanei.
Verso un turismo consapevole
La notizia ha già attirato l’attenzione di studiosi e appassionati di storia da tutto il mondo, potenzialmente aumentando il flusso di visitatori interessati a esplorare non solo i resti fisici ma anche il significato storico e filosofico del sito. Questo potrebbe significare un rinascimento culturale e turistico per l’Accademia di Atene.
La sepoltura di Platone a Ercolano ci ricorda quanto ancora ci sia da scoprire sulle figure che hanno plasmato le fondamenta del pensiero occidentale. Ogni nuova scoperta è un tassello che si aggiunge al vasto mosaico della nostra storia collettiva, stimolando un rinnovato interesse per le radici della filosofia e dell’educazione.