La sera del 27 giugno di 43 anni fa venne scritta una delle pagine più tristi e oscure della nostra recente storia.
Un aereo di linea in viaggio da Bologna a Palermo, con 81 persone a bordo, inclusi 13 bambini, precipitò nel mare vicino a Ustica senza possibilità di sopravvivenza per nessuno.
Fu una tragedia enorme. Il nostro Paese è solidale con i familiari delle vittime e condivide il loro dolore insuperabile.
“Il ricordo continua a richiedere sostegno reciproco e impegno collettivo“. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del 43° anniversario della strage di Ustica.
“Quando accadde la tragedia, una nebbia oscura celò le circostanze e le responsabilità. Fu difficile scoprire la verità sulla strage, anche a causa di opacità e ambiguità. L’impegno dei familiari è stato inestimabile. Grazie alla loro determinazione e alla professionalità degli uomini e delle donne delle istituzioni che sono stati compiuti progressi nel confutare l’ipotesi iniziale di un cedimento strutturale dell’aereo e nel ricostruire la sequenza degli eventi. Non si è ancora raggiunta una verità completa nelle sedi appropriate, e questo rappresenta ancora una ferita per la sensibilità dei cittadini. Tuttavia, i risultati ottenuti ci spingono a non arrenderci, a cercare i pezzi mancanti, a superare le contraddizioni e a rispondere al bisogno di verità e giustizia“, conclude Mattarella.