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giovedì, 20 Novembre 2025

Ex Ilva, proteste a Taranto e Genova: sale la tensione tra i lavoratori

Le tensioni legate all’ex Ilva continuano a crescere, soprattutto negli stabilimenti di Taranto e Genova, dove nelle ultime ore le proteste degli operai si sono intensificate. A Taranto i lavoratori hanno occupato la fabbrica chiedendo garanzie chiare sul futuro produttivo, sulla decarbonizzazione e sui posti di lavoro, bloccando anche la statale Appia e provocando forti disagi alla circolazione.

A Genova, nello stabilimento di Cornigliano, i dipendenti hanno organizzato presidi permanenti e blocchi stradali che hanno paralizzato la A10 e la A7, trasformando un’assemblea in un vero e proprio sciopero. Il sindaco Silvia Salis ha chiesto al governo un confronto urgente, sottolineando il rischio per le mille famiglie che dipendono dall’impianto.

I sindacati accusano il ministro Urso di non aver portato avanti un piano credibile e denunciano l’assenza di investitori. In risposta, il ministro ha convocato un tavolo per il 28 novembre, con l’obiettivo di chiarire la situazione dei siti del Nord Italia e discutere manutenzioni e formazione presentate dai commissari.

L’intera vicenda mostra un quadro di incertezza che pesa sulle comunità coinvolte, con lavoratori che temono la perdita non solo del proprio impiego, ma anche della storia industriale dei territori. L’esito del confronto previsto nei prossimi giorni sarà decisivo per cercare di placare una tensione che, al momento, non accenna a diminuire.

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