Un bambino di sei mesi è stato ricoverato d’urgenza all’ospedale Giovanni XXIII di Bari dopo aver sviluppato una rara forma di botulismo infantile. Secondo i medici, la causa più probabile è l’ingestione di miele, alimento vietato nei primi dodici mesi di vita per il rischio di contenere spore del batterio Clostridium botulinum.
Il piccolo ha mostrato sintomi preoccupanti come debolezza muscolare e difficoltà a reagire agli stimoli. La diagnosi rapida ha permesso di attivare immediatamente il protocollo d’emergenza: grazie alla collaborazione tra specialisti locali, Istituto Superiore di Sanità e Centro Antiveleni di Pavia, il siero salvavita è arrivato in meno di 24 ore, anche grazie al supporto della polizia.
Dopo un periodo in terapia intensiva, il bambino è stato dimesso ed è tornato a casa. L’episodio mette in evidenza l’importanza della prevenzione: i pediatri ribadiscono che il miele è pericoloso per i lattanti e che i genitori devono prestare attenzione a sintomi come stitichezza persistente, difficoltà a nutrirsi o pianto debole. Una diagnosi rapida può davvero fare la differenza tra la vita e la morte.