Una missione addestrativa dell’Aeronautica Militare si è trasformata in tragedia nei cieli di Sabaudia, dove un aereo è precipitato all’interno del Parco Nazionale del Circeo. Nell’incidente hanno perso la vita il colonnello Simone Mettini, 48 anni, esperto pilota e comandante di Stormo, e l’allievo Lorenzo Nucheli.
Le cause del disastro restano ancora da chiarire, ma il dolore per la perdita è immediato e profondo. A ricordare i due militari non sono soltanto i colleghi e le Forze Armate, ma anche le più alte cariche dello Stato: il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha espresso cordoglio ai familiari, mentre Giorgia Meloni, Antonio Tajani e Guido Crosetto hanno sottolineato la vicinanza del governo e della Difesa.
Mettini, originario di Forlì e residente ad Aprilia, era un punto di riferimento nell’Aeronautica, con una carriera ventennale che lo aveva portato a guidare il 70° Stormo. Con lui, il giovane Nucheli che stava costruendo il proprio futuro in volo.
La caduta dell’aereo non è solo un fatto di cronaca, ma un colpo per l’intero Paese: due vite dedicate al servizio dello Stato si sono interrotte in un addestramento che, per sua natura, prepara alla sicurezza ma porta con sé anche i rischi del cielo. Le indagini andranno avanti, ma intanto l’Italia si stringe nel ricordo dei due militari, “piloti che non muoiono mai, perché continuano a volare più in alto”.
