Ad Avola, nel Siracusano, una studentessa di un istituto superiore è finita in ospedale dopo aver bevuto dalla sua borraccia contenente candeggina. Il liquido sarebbe stato versato da un compagno di classe come “scherzo” alla fine dell’ora di educazione fisica. La giovane, dopo aver avvertito subito un odore anomalo e i primi malori, è stata soccorsa e accompagnata in ospedale, dove ha ricevuto le cure necessarie.
Le indagini dei carabinieri di Noto hanno già portato a una confessione: il ragazzo avrebbe ammesso di aver introdotto a scuola una bottiglia di candeggina e di averne versato una piccola quantità nella borraccia della compagna. L’episodio ha suscitato forte preoccupazione sia tra i familiari sia nel corpo docente, che ha immediatamente allertato le autorità.
Il caso solleva interrogativi sui limiti di certi “scherzi” giovanili, sempre più influenzati dalle mode dei social, e sulle conseguenze che possono avere nella vita reale. In questo caso, la vicenda ha rischiato di degenerare: un gesto apparentemente “goliardico” si è trasformato in un atto pericoloso che avrebbe potuto avere esiti ben più gravi.
