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mercoledì, 24 Settembre 2025

Attacco alla Flotilla per Gaza al largo di Creta, tre barche danneggiate: la Farnesina chiede chiarimenti

Un convoglio umanitario diretto a Gaza è stato preso di mira in acque internazionali, a sud di Creta. Secondo le testimonianze degli attivisti, droni e ordigni acustici hanno colpito tre imbarcazioni della spedizione: la Zefiro, la Morgana e la Taigete. I danni hanno riguardato soprattutto la prua e le vele, ma non si registrano feriti.

A bordo della Morgana viaggiava la portavoce italiana Maria Elena Delia, che ha denunciato pubblicamente l’accaduto definendolo una “violazione gravissima” e chiedendo l’intervento immediato delle autorità. Nei video diffusi sui social si vedono esplosioni e si sentono forti rumori che confermano la tensione del momento.

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani, da New York, ha incaricato l’ambasciata italiana a Tel Aviv di seguire il caso, sollecitando garanzie sul rispetto del diritto internazionale e sulla sicurezza dei cittadini italiani.

Non è il primo episodio che colpisce la Global Sumud Flotilla, una missione partita da vari porti del Mediterraneo con lo scopo di portare aiuti umanitari a Gaza. Anche nelle settimane precedenti alcune imbarcazioni erano state danneggiate da attacchi o incidenti sospetti.

Oltre alle pressioni esterne, il convoglio vive momenti di tensione anche al suo interno: accuse reciproche sulla gestione della comunicazione, il ritiro di alcuni attivisti e l’uscita di Greta Thunberg dal direttivo hanno acceso il dibattito sull’identità e le modalità della missione.

Nonostante i contrasti e gli attacchi, gli organizzatori ribadiscono che l’obiettivo resta invariato: consegnare aiuti umanitari nella Striscia di Gaza, simbolo di una resistenza civile che non intende arretrare.

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