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martedì, 16 Settembre 2025

Mattarella a Colleferro: «Ricordiamo Willy, l’odio genera altro odio»

Durante la cerimonia a Colleferro, il presidente Sergio Mattarella ha voluto rendere omaggio alla memoria di Willy Monteiro Duarte, il giovane ucciso cinque anni fa mentre tentava di fermare una rissa. Un gesto di coraggio che gli è valso la medaglia d’oro al valore civile, ma soprattutto il ricordo collettivo di un’intera comunità.

Il capo dello Stato ha ricordato Willy come «un italiano esemplare», sottolineando come la sua scelta di difendere un amico rappresenti un simbolo di altruismo e responsabilità. Un messaggio rivolto non solo alla cittadinanza presente, ma soprattutto ai giovani, affinché comprendano che la violenza non è mai una risposta.

Il presidente ha voluto anche lanciare un monito sull’uso distorto dei social, dove le parole possono diventare armi: insulti e aggressioni verbali, se amplificati, rischiano di trasformarsi in terreno fertile per atti brutali. «L’odio moltiplica l’odio», ha ribadito Mattarella, ricordando che il rispetto delle differenze è la base della convivenza civile.

La cerimonia non si è limitata a un momento di commemorazione, ma ha assunto il valore di una lezione civica: la memoria di Willy non deve ridursi a un anniversario, ma tradursi in un impegno quotidiano contro l’indifferenza e la banalizzazione della violenza.

A Colleferro si è respirata la consapevolezza che la comunità ha il dovere di fare tesoro di quel sacrificio. Willy non è solo il ricordo di un ragazzo ucciso ingiustamente, ma il simbolo di ciò che si rischia di perdere se l’odio prende il sopravvento.

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