Tra gennaio e luglio 2025, l’Italia ha affrontato una delle stagioni più devastanti in termini di incendi boschivi. Secondo i dati diffusi da Legambiente, in soli sette mesi sono andati in fumo circa 30.988 ettari di territorio, una superficie equivalente a decine di migliaia di campi da calcio. I numeri indicano una media di 3,3 incendi al giorno, con una superficie media bruciata di circa 47,5 ettari per evento.
Le regioni più colpite sono state Sicilia, Calabria e Puglia, con la sola Sicilia che ha perso oltre 16.000 ettari in quasi 250 roghi. La Puglia ha registrato danni notevoli, con 3.622 ettari bruciati in 69 episodi. La Basilicata si distingue per il dato più alto di ettari bruciati per singolo incendio.
Il report di Legambiente evidenzia gravi lacune nella prevenzione, nella gestione del rischio e nella frammentazione delle competenze tra Stato, Regioni ed enti locali. Vengono proposte diverse soluzioni, tra cui il rafforzamento dei controlli sul territorio, l’utilizzo dell’esercito in caso di emergenze climatiche e l’applicazione di tecnologie avanzate per la rilevazione tempestiva dei roghi.
Infine, viene sollecitato un aggiornamento dei catasti comunali degli incendi per evitare abusi edilizi o agricoli su aree già colpite dal fuoco, e si auspica la diffusione di buone pratiche già adottate in alcune regioni del Centro e Nord Italia.