Nuove ombre si allungano sull’incidente Air India che ha scosso il settore dell’aviazione civile. Le prime analisi della scatola nera suggerirebbero un’inquietante dinamica che vede la possibilità di un errore umano poco dopo il decollo. A diffondere la notizia è una fonte internazionale che ha avuto accesso ai dati preliminari dell’indagine in corso.
Secondo quanto trapelato, la disattivazione degli interruttori del carburante sarebbe avvenuta nei primi istanti di volo, una circostanza che ha immediatamente attirato l’attenzione degli esperti. La conversazione captata nella cabina di pilotaggio confermerebbe una certa sorpresa da parte del secondo pilota, che avrebbe reagito con sgomento alla manovra inaspettata.
Il rapporto ufficiale diffuso nei giorni scorsi dalle autorità indiane non si sbilancia sulle responsabilità, ma non esclude alcuna pista, inclusa la possibilità di guasti tecnici o malfunzionamenti. Proprio per questo, la compagnia aerea coinvolta ha invitato alla prudenza, chiedendo di attendere la conclusione delle indagini prima di trarre conclusioni affrettate.
Anche il Ministero dell’Aviazione Civile si è espresso con cautela, definendo le ricostruzioni mediatiche parziali e confermando la piena collaborazione alle indagini in corso.
Il caso dell’incidente Air India resta dunque aperto e al centro dell’attenzione pubblica, tra sospetti, ricostruzioni provvisorie e un’inchiesta che potrebbe riscrivere la catena di responsabilità nei protocolli di volo. Il mondo dell’aviazione, già scosso da recenti accadimenti, attende con il fiato sospeso la verità definitiva su quanto accaduto a bordo.
