Un’esplosione nella notte del 30 giugno ha devastato una palazzina in via Nizza, a Torino, causando la morte di Jacopo Peretti, 33 anni, e il ferimento di cinque persone, tra cui una bambina e un adolescente. La deflagrazione, inizialmente scambiata per un incidente, si è poi rivelata un gesto volontario. Giovanni Zippo, 40 anni, guardia giurata con precedenti rapporti sentimentali con una residente dello stabile, è stato arrestato con l’accusa di aver provocato intenzionalmente lo scoppio come atto di vendetta.
L’uomo, rimasto gravemente ustionato, è stato ricoverato al CTO e identificato grazie alle telecamere di sorveglianza e alle testimonianze. L’innesco dell’esplosione è stato ritrovato tra le macerie, confermando la natura dolosa del gesto. Oltre alla vittima e ai feriti, l’intero edificio è stato evacuato, lasciando senza casa 45 persone.
L’inchiesta ha portato alla luce un quadro inquietante: Zippo si era introdotto più volte nel palazzo nei giorni precedenti all’esplosione. Il suo obiettivo, la ex compagna, era però assente al momento dello scoppio. La comunità torinese, scossa, attende ora giustizia per una tragedia che poteva essere evitata.