Il Tribunale di Roma ha assolto tre attivisti del gruppo Ultima Generazione, imputati per aver colorato di nero l’acqua della fontana della Barcaccia a Piazza di Spagna, utilizzando una soluzione a base di carbone vegetale durante una protesta ambientalista. La decisione del giudice si fonda sul principio della “tenuità del fatto”, escludendo la rilevanza penale del gesto.
Il Comune aveva sostenuto un costo di 4mila euro per la pulizia del monumento. Il pubblico ministero aveva richiesto quattro mesi di reclusione, ritenendo l’atto lesivo per il patrimonio cittadino. Tuttavia, la difesa ha sostenuto che la sostanza impiegata non era dannosa e che l’azione era stata pianificata per evitare danni permanenti.
La sentenza è stata accolta con favore dagli attivisti, che l’hanno interpretata come un riconoscimento della legittimità della protesta nonviolenta. La pronuncia apre un dibattito sul confine tra disobbedienza civile e danno al patrimonio, e potrebbe rappresentare un precedente per azioni simili in futuro.