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venerdì, 6 Giugno 2025

Nuove intercettazioni riaccendono i riflettori sul caso Garlasco

Tornano d’attualità alcuni inquietanti elementi legati al delitto di Garlasco, il caso che nel 2007 sconvolse l’Italia con l’omicidio di Chiara Poggi. Nuove intercettazioni telefoniche, riportate da fonti giornalistiche, sembrano gettare nuove ombre sulle indagini. In una conversazione risalente a poche settimane dopo l’omicidio, Stefania Cappa – cugina della vittima – avrebbe sottolineato l’assenza di tracce di Dna sue o del suo entourage sulla scena del crimine. Parole che sollevano interrogativi sull’effettivo quadro probatorio.

Parallelamente, Andrea Sempio – già coinvolto in un primo filone investigativo poi archiviato – afferma in una conversazione intercettata che “vogliono chiudere in fretta”, riferendosi agli inquirenti. Un’affermazione che potrebbe essere interpretata come una critica al desiderio, forse affrettato, di archiviare il caso.

Nel frattempo, la famiglia Poggi, ancora in cerca di giustizia, ha chiesto – tramite il proprio consulente – che vengano estesi i prelievi di Dna anche ai tecnici che hanno maneggiato i reperti nel corso degli anni. La richiesta nasce dalla volontà di escludere qualsiasi contaminazione o errore che possa aver inficiato gli accertamenti biologici.

Il caso Garlasco, dunque, torna a far discutere, tra nuove rivelazioni, interrogativi mai sopiti e un clima di attesa per i prossimi sviluppi giudiziari.

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