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venerdì, 9 Maggio 2025

Morti sul lavoro: l’Italia inizia il 2025 col piede sbagliato

Il 2025 è iniziato nel peggiore dei modi per la sicurezza sul lavoro in Italia: 60 morti solo a gennaio, con un aumento del 33,3% rispetto allo stesso mese del 2024. Lombardia e Veneto registrano il maggior numero di vittime, mentre il settore più colpito è quello dei trasporti e del magazzinaggio.

A livello regionale, la “zona rossa” del rischio include Umbria, Trentino-Alto Adige, Calabria, Basilicata, Puglia e Piemonte, con tassi di mortalità ben superiori alla media nazionale. Anche l’età gioca un ruolo cruciale: i lavoratori più a rischio sono quelli tra i 55 e i 64 anni, seguiti dai giovani tra i 15 e i 24 anni. Gli stranieri, poi, pagano un prezzo ancora più alto, con un tasso di mortalità doppio rispetto agli italiani.

Nonostante questi numeri, le denunce di infortunio sono addirittura in calo (-0,9%). Un dato che fa riflettere: meno incidenti o meno segnalazioni?

Di fronte a questa ennesima emergenza, resta il solito interrogativo: quando la sicurezza sul lavoro smetterà di essere un optional?

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