In provincia di Napoli, una coppia di genitori è finita in manette con l’accusa di sequestro di persona e maltrattamenti in famiglia. La loro colpa? Non riuscire ad accettare l’orientamento sessuale della figlia 19enne, tanto da arrivare a rintracciarla con un GPS nascosto nel cellulare e prelevarla con la forza dall’abitazione in cui si era rifugiata con la sua compagna.
Le telecamere di sicurezza hanno ripreso la scena e i carabinieri, visionati i filmati, sono intervenuti tempestivamente. La ragazza è stata trovata in casa, sotto shock e in lacrime, mentre i genitori tentavano di impedirle qualsiasi contatto con l’esterno.
Oltre al sequestro, la giovane ha raccontato anni di minacce e violenze psicologiche subite per farle interrompere la relazione. Dopo l’arresto dei genitori, ha scelto di lasciare definitivamente la sua abitazione. Un episodio che mette ancora una volta in evidenza il dramma dell’omofobia familiare.