Un tribunale della provincia cinese dell’Hebei ha condannato un adolescente all’ergastolo per l’omicidio di un compagno di classe, un caso che ha suscitato ampie discussioni sul sistema di responsabilità penale per i minorenni in Cina. La vittima, un ragazzo di 13 anni, è stata brutalmente uccisa in una serra abbandonata. Gli imputati, tre adolescenti al di sotto dei 14 anni all’epoca dei fatti, avevano precedentemente sottoposto il compagno a episodi di bullismo.
Con una revisione normativa del 2021, la Cina ha abbassato l’età della responsabilità penale a 12 anni per reati particolarmente gravi, come l’omicidio con metodi definiti “estremamente crudeli”. Nel caso specifico, gli aggressori avrebbero usato una pala per colpire la vittima e successivamente ne avrebbero seppellito il corpo.
Tra gli imputati, oltre al ragazzo condannato all’ergastolo, uno è stato condannato a 12 anni di carcere e un altro inserito in un programma di istruzione correttiva. Questo episodio ha acceso un vivace dibattito, sia a livello nazionale che internazionale, sulla gestione legale ed etica dei crimini commessi da minorenni e sul bilanciamento tra giustizia e rieducazione.