Il 2024 ha segnato un record tragico per il sistema penitenziario italiano, con 88 suicidi tra i detenuti, il numero più alto mai registrato. Il rapporto dell’Associazione Antigone evidenzia come le condizioni di vita in carcere, tra sovraffollamento e mancanza di supporto psicologico, continuino a pesare gravemente. I dati mostrano che molti casi riguardano giovani tra i 19 e i 29 anni, spesso con storie di disagio psichico o tossicodipendenza.
Tra gli istituti più colpiti figurano Genova Marassi, Napoli Poggioreale e Verona, dove si sono verificati più suicidi. Inoltre, il fenomeno colpisce maggiormente le sezioni a custodia chiusa, che registrano l’80% dei casi. Un’altra nota dolente riguarda i detenuti stranieri, la cui percentuale, pur in calo rispetto al passato, resta alta, segno delle difficoltà nell’accesso a misure alternative.
Il sistema penitenziario italiano si trova ad affrontare una crisi senza precedenti, che richiede interventi urgenti per migliorare le condizioni e prevenire ulteriori tragedie.
