La Guardia di Finanza ha smantellato a Napoli una centrale di streaming illegale, capace di trasmettere abusivamente contenuti di piattaforme a pagamento. Il promotore dell’organizzazione, arrestato insieme a due complici, aveva guadagnato oltre 850mila euro in quattro anni grazie ad abbonamenti illeciti.
L’operazione ha portato all’identificazione di 6mila utenti che rischiano sanzioni fino a 5mila euro. Tra i materiali sequestrati, oltre a sofisticati server, sono stati trovati video pedopornografici e una serra per la coltivazione di cannabis. L’indagine ha coinvolto 46 siti, di cui molti già oscurati.
Un duro colpo al crimine digitale, che mette in luce l’enorme giro d’affari legato alla pirateria online.