A Lucca, il paziente ricoverato con sintomi sospetti di una malattia legata al focolaio in Congo è stato dimesso dopo dodici giorni di osservazione. L’uomo, rientrato da un viaggio in Africa, aveva presentato febbre e anemia, ma è stato accertato che non vi era alcun legame con la malattia in corso nel Paese africano.
I campioni biologici prelevati durante il ricovero saranno comunque analizzati per ulteriore scrupolo dall’Istituto Superiore di Sanità, ma i medici del San Luca confermano che non c’è rischio di contagio. Il paziente lavorava a oltre 700 chilometri dal focolaio documentato, e le sue condizioni attuali sono del tutto rassicuranti.
Il Ministero della Salute ha intensificato i controlli nei porti e negli aeroporti italiani per garantire un monitoraggio efficace. Questo caso evidenzia l’efficienza del sistema sanitario nel gestire con attenzione situazioni di potenziale allarme.