Gli arresti a Trapani, con 26 misure cautelari per presunti maltrattamenti sui detenuti, evidenziano il profondo stato di crisi del sistema penitenziario italiano. Sovraffollamento, carenza di personale e condizioni lavorative insostenibili contribuiscono a un circolo vizioso che esaspera agenti e detenuti.
La UILPA Polizia Penitenziaria denuncia una gestione inefficace e una mancanza di leadership che aggravano la situazione. Oltre 15.000 detenuti eccedono la capienza regolamentare, mentre mancano 18.000 agenti. Gli operatori, già sotto pressione, subiscono migliaia di aggressioni ogni anno.
Il caso di Trapani è solo un sintomo di un sistema al collasso, che richiede interventi strutturali urgenti. Riforme e una nuova visione sono indispensabili per superare questa emergenza e restituire dignità a carcerati e operatori.