A Lampedusa, ieri, l’OIM, l’UNHCR e l’UNICEF hanno commemorato l’undicesimo anniversario del naufragio del 3 ottobre 2013, durante il quale 368 migranti persero la vita. Dal 2014, oltre 30.000 persone sono morte nel Mediterraneo, quasi 24.000 delle quali lungo la pericolosa rotta del Mediterraneo centrale. Solo nel 2024, più di 1.200 migranti, inclusi bambini, hanno perso la vita in queste traversate disperate, spesso a bordo di imbarcazioni inadatte.
L’ONU richiama l’urgenza di rafforzare il sistema di ricerca e soccorso nel Mediterraneo a livello europeo. La cooperazione tra gli Stati e la creazione di percorsi sicuri come i corridoi umanitari sono fondamentali per salvare vite umane e ridurre il numero di vittime in mare.