Droghe tra i giovani: il rapporto 2024 ha rivelato un quadro allarmante sul consumo di sostanze stupefacenti tra gli studenti italiani, con un focus preoccupante sui minorenni. Secondo il Dipartimento per le Politiche Antidroga, il 39% degli studenti ha provato almeno una volta droghe, con un incremento significativo nell’uso di smart drug e psicofarmaci senza prescrizione.
Nel 2023, ben 680mila giovani, un quarto della popolazione studentesca, ha ammesso di aver fatto uso di droghe. Di questi, 360mila sono minorenni, superando la metà degli studenti consumatori di sostanze stupefacenti. Questo dato evidenzia un crescente coinvolgimento dei minorenni in pratiche rischiose, come confermato dall’aumento del 10% delle denunce penali per reati legati alla droga rispetto all’anno precedente.
Il tragico caso di Thomas, un sedicenne accoltellato e ucciso per un debito di droga a Pescara, sottolinea la gravità della situazione. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, ha commentato che questo evento è rappresentativo di una tendenza allarmante. Tre fattori principali emergono: la diffusione delle droghe, l’abbassamento dell’età di primo uso e l’aumento della potenza delle sostanze.
Il rapporto indica un incremento nell’uso di cocaina, con 54mila ragazzi tra i 15 e i 19 anni che ne hanno fatto uso nel 2023. Anche l’uso di nuove sostanze psicoattive è in crescita: 160mila studenti hanno provato almeno una smart drug nell’ultimo anno, tra cui cannabinoidi sintetici, ketamina e Salvia Divinorum.
Un altro aspetto preoccupante è l’aumento del consumo di psicofarmaci senza prescrizione medica, soprattutto tra le ragazze. Nel 2023, 170mila minorenni hanno fatto uso di psicofarmaci, con un raddoppio delle prevalenze tra le ragazze rispetto ai ragazzi. Questo ha portato a un incremento del 5% degli accessi al Pronto Soccorso per situazioni legate alla droga.
Le famiglie giocano un ruolo cruciale in questa crisi. Uno studio su genitori di studenti tra i 9 e i 14 anni di 20 scuole di Roma ha rivelato che molti genitori mostrano tolleranza verso l’uso di alcol e cannabinoidi. Mantovano ha sottolineato la necessità di superare i pregiudizi ideologici post-sessantottini e affrontare la realtà con misure concrete.
In sintesi, il rapporto 2024 dipinge un quadro inquietante del consumo di droghe tra i giovani in Italia. L’aumento dell’uso di smart drug e psicofarmaci, soprattutto tra i minorenni, richiede una risposta decisa da parte delle istituzioni e delle famiglie. Solo con un impegno congiunto si potrà arginare questa preoccupante tendenza e proteggere le future generazioni.