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domenica, 8 Settembre 2024

La stretta sugli autovelox: cosa cambia davvero

La stretta sugli autovelox diventa legge. Pubblicata in Gazzetta ufficiale il 28 maggio, la normativa voluta dal ministro dei Trasporti Matteo Salvini entra subito in vigore, portando significative novità. La stretta sugli autovelox prevede l’autorizzazione del prefetto per l’installazione, modifiche alla segnaletica e nuovi limiti di velocità. I Comuni hanno 12 mesi per adeguarsi.

Autovelox: meno autonomia per i Comuni

La prima grande novità della stretta sugli autovelox riguarda il ruolo dei Comuni. Ora, per installare gli autovelox, è necessario il benestare del prefetto, anche per quelli mobili. Questa decisione limita fortemente l’autonomia delle amministrazioni comunali, che dovranno dimostrare la necessità del dispositivo basandosi su dati di incidenti legati alla velocità.

Come decidere il collocamento degli Autovelox

Per poter posizionare un autovelox, i Comuni devono fornire una dettagliata analisi degli incidenti stradali, evidenziando la velocità come causa principale. Questo cambiamento nella stretta sugli autovelox mira a una maggiore sicurezza stradale, evitando installazioni arbitrarie e ingiustificate.

Norme più stringenti sui cartelli

La stretta sugli autovelox introduce anche nuove regole per la segnaletica. Fuori dai centri urbani, i cartelli che avvisano della presenza degli autovelox devono essere posizionati almeno un chilometro prima. Nei centri urbani, la distanza varia: 200 metri sulle strade di scorrimento e 75 metri sulle altre strade.

Evitare le multe in serie

Per evitare le cosiddette “multe in serie”, la stretta sugli autovelox stabilisce distanze minime tra i dispositivi. Su strade extraurbane, la distanza minima è di 3 km, mentre sulle strade secondarie è di 1 km. Questo intervento punta a rendere più giuste le sanzioni e a migliorare la sicurezza stradale.

Novità sui limiti di velocità

Matteo Salvini ha chiarito che la velocità rilevata dagli autovelox sarà parametrata in base al tipo di strada. Nei centri urbani, il limite è di 50 km/h, mentre sulle strade extraurbane i dispositivi potranno essere utilizzati solo per ridurre la velocità di non più di 20 km/h rispetto al limite ordinario.

Dove non possono essere collocati gli autovelox

Gli autovelox non potranno essere installati su strade dove il limite è inferiore di 20 km/h rispetto a quello previsto dal Codice della Strada per quel tipo di via. In città, stop all’occhio elettronico sotto i 50 km/h, se non espressamente derogato.

I Comuni hanno 12 mesi per adeguarsi

Infine, la stretta sugli autovelox concede ai Comuni 12 mesi per adeguarsi alle nuove disposizioni. Dopo questo periodo, i dispositivi non conformi dovranno essere disinstallati. Nel frattempo, le multe emesse rimangono valide, ma si rischiano potenziali ricorsi per autovelox non a norma.

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