Tragico incidente nel Mediterraneo orientale, forse il più grave della storia: un peschereccio con 450-700 migranti dalla Libia per l’Italia affonda vicino a Pylos, Grecia.
Nonostante avvistamento da un aereo di Frontex e assistenza limitata da guardia costiera greca e mercantili, oltre 70 perdono la vita.
Solo un centinaio salvati, molte richieste di aiuto ignorate. Il Centro Astalli critica le politiche europee per il crescente numero di morti alle frontiere.
In mare profondo fino a 4.000 metri, è quasi impossibile recuperare i corpi.
La ricerca dei dispersi prosegue, nonostante le difficoltà.
Tre giorni di lutto nazionale in Grecia.
I 78 corpi recuperati e verranno trasferiti per l’identificazione del DNA.
I superstiti, uomini tra i 16 e i 40 anni, hanno passato la notte in un magazzino del porto e aspettano di essere trasferiti in un centro di accoglienza.