Così la Presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola, eletta soltanto nel mese di gennaio scorso, ha aperto la seduta plenaria straordinaria dedicata alla crisi in Ucraina con parole di forte sostegno.
“Coloro che lottano per le strade per difendere i nostri valori dovranno affrontare la macchina da guerra di Putin. Continueremo a sostenere la giurisdizione del tribunale penale internazionale e l’indagine sui crimini di guerra in Ucraina e riterremo responsabile Putin e Lukashenko (Presidente della Bielorussia) .
Ci troviamo difronte ad una minaccia esistenziale per l’Europa…
“Sig. Presidente (rivolgendosi a Zelensky), grazie.
Grazie per aver mostrato al mondo che cosa significa far valere le proprie ragioni.
Grazie per averci ricordato dei pericoli del restare a guardare senza far nulla”.
Le azioni quotidiane dei cittadini comuni ucraini sono atti di eroismo, sono per noi fonte d’ ispirazione così come i cittadini-soldati ucraini che rendono l’ultimo sacrificio per ritardare una colonna di carri armati e i cittadini più anziani che scendono in strada per difendere il loro Paese con nient’altro se non il loro orgoglio e dei girasoli come armi. Donne coraggiose che sono costrette a partorire nelle stazioni della metro affianco a dei kalashnikov.
Tutte queste persone hanno mostrato al mondo che il loro lavoro, che il loro modo di vivere vale la pena difenderlo, che vale la pena farlo anche se dobbiamo pagare un prezzo…
Vale la pena farlo, vale la pena per noi, per la prossima generazione, vale la pena per tutti quelli che sono in Ucraina e nel mondo ; che credono nell’Europa e credono nel nostro modo di vivere; vale la pena per tutti coloro che vogliono essere liberi.
Gli Stati confinanti hanno accettato profughi in fuga dall’Ucraina. Hanno dato riparo agli ucraini nelle loro case.
Noi abbiamo attuato una serie di misure e di sanzioni senza precedenti davvero aspre, ma andremo ancora più avanti e forniremo armi all’Ucraina.
Abbiamo dichiarato che gli oligarchi e gli aerei privati degli oligarchi russi non sono più i benvenuti nel nostro spazio aereo. Abbiamo escluso la Russia dal sistema di pagamenti “SWIFT”.
Abbiamo bandito la propaganda del Cremlino, i suoi strumenti, le aziende ma anche il mondo dello sport ha preso una posizione chiara, sottolinea che non intende avere a che fare con un aggressore. Che un aggressore qui non è il benvenuto e che l’Europa è pronta a fare ancora di più.
Riconosciamo la prospettiva europea dell’Ucraina, e come le nostre risoluzioni dichiarano chiaramente, lavoreremo insieme proprio verso questo obiettivo, perché dobbiamo (e lo faremo) affrontare il futuro insieme.
“Sig. Presidente siamo insieme a lei nella sua lotta per la sopravvivenza in questo momento così buio della nostra storia. Nel Parlamento Europeo, troverà sempre un alleato, un posto per rivolgersi all’Europa e al mondo e sempre, ripeto sempre, un amico.
Questo parlamento europeo, ha una lunga storia fatta di orgoglio. E’ una spina nel fianco degli autocrati, ed è per questo che cercheremo di bandire tutti i rappresentanti del Cremlino che vogliono entrare nelle stanze delle istituzioni europee, perché gli aggressori e coloro che sponsorizzano la guerra, non possono trovare posto nella casa della democrazia.
Caro Presidente, cari Paesi membri e cariche parlamentari, voglio sottolineare quattro principi importanti per il nostro futuro:
- L’Europa non può più essere dipendente dalla volontà del Cremlino, dobbiamo raddoppiare i nostri sforzi.
- Dobbiamo diversificare il nostro sistema energetico verso un’ Europa che non può essere più in pugno degli autocrati.
- L’Europa non può più accogliere i contanti degli oligarchi russi e quelli che li appoggiano fingendo che non ci sia altro dietro questi soldi. Questi ultimi non dovrebbero essere più in grado di utilizzare il loro potere di acquisto come una parvenza di rispettabilità. Non possono farlo con le nostre aziende, nelle nostre comunità e nel mondo dello sport. Questi soldi non dovrebbero trovare posto e spazio in Europa e non possiamo più rilasciare passaporti agli amici di Putin; non permetteremo loro di aggirare le nostre misure di sicurezza, questo non deve accadere più.
- Gli investimenti sulla difesa devono essere alla pari delle nostre parole. L’Europa deve muoversi verso una vera unione per la sicurezza e la difesa.
Abbiamo dimostrato la scorsa settimana che è possibile e che è anche auspicabile ma più di qualsiasi altra cosa, è necessario lottare contro la campagna di disinformazione del Cremlino.
Chiedo ai social media e ai conglomerati dell’informazione di assumersi questa responsabilità in maniera seria e capire che non esiste la neutralità tra il “fuoco” e quelli che “questo fuoco lo sparano”.
Presidente Michel e Von der Leyen, Alto rappresentante Borrell grazie per aver garantito l’unità e l’impegno europeo di fronte a questa minaccia.
So che tutti i membri di questo Parlamento, riporteranno il messaggio di unità dell’Europa ai loro elettori.
Presidente Zelensky grazie, siamo insieme adesso e saremo insieme in futuro perché siamo con l’Ucraina. “
La nostra risposta europea è stata chiara negli ultimi giorni che sono stati così dolorosi, deve essere il nostro “ Whatever it takes” qualunque cosa serva e a qualunque costo.