Qualcuno non ne poteva più di sentirlo piangere e, anziché premurarsi di dargli un rifugio, del cibo e un po’ di affetto, ha pensato di eliminare il problema.
La storia di Leo, il cane che un paio di mesi fa era andato al funerale del suo padrone per restare accanto alla bara, aveva commosso l’Italia, ma adesso c’è uno sviluppo che può solo indignare.
Nell’isola di Favignana, dove Leo ha sempre vissuto, dopo essere rimasto senza un padrone, il cane è diventato un randagio è dimagrito, è diventato triste e guaisce, per la fame e la solitudine.
Qualche giorno fa ha ricevuto tre fucilate. Qualcuno non ne poteva più di sentirlo piangere e, anziché premurarsi di dargli un rifugio, del cibo e un po’ di affetto, ha pensato di eliminare il problema alla radice, tentando di uccidere l’animale.
A raccontare la notizia è il magazine “Qua la zampa”, che ha raggiunto anche il sindaco dell’isola per un commento sulla vicenda: “La vicenda di Leo ci coglie impreparati rispetto a tale ferocia, ma non sull’operato necessario e sulle priorità da attuare”, ha commentatoGiuseppe Pagoto. “Da parte nostra non solo la più ferma condanna – ha proseguito il primo cittadino – ma soprattutto la massima attenzione per individuare il responsabile. Ci siamo fatti carico delle cure indispensabili e rivolgiamo un profondo ringraziamento ai volontari, per l’insostituibile aiuto e supporto rivolto alla bestiola ferita, e ai veterinari che gli hanno salvato la vita e ne stanno seguendo il decorso“.
Speriamo in un recupero di Leo e poi, soprattutto – ha concluso il sindaco – in un affidamento che lo tolga dai pericoli della strada.
Il nostro appello è rivolto a chiunque possa dedicargli amore e attenzioni: anche fuori dall’isola“.
fonte IlGiornale