Dopo le stragi di Parigi, l’Occidente si blinda. Misure di sicurezza ancora più alte, controlli a tappeto per le strade, sulla frontiera esterna e dal 2016 verranno schedati anche i passeggeri dei voli intracomunitari. In Francia, “l’état d’urgence” consente alle autorità di vietare all’istante la libertà di circolazione, limitare il soggiorno, vietare manifestazioni e autorizzare perquisizioni più facilmente. Il Belgio rafforza i controlli alle frontiere, spedisce 520 militari a pattugliare le strade delle città e userà il braccialetto elettronico per le persone sospette. Con l’aumento delle misure di protezione ci sarà più tutela e meno libertà di circolazione. In Italia, anche la Caput Mundi si prepara ad attuare il piano di sicurezza in vista del Giubileo che si terrà l’8 Dicembre nella Basilica di San Pietro. Scattano da oggi le misure difensive. Saranno coinvolte tutte le forze dell’ordine con circa 2000 persone impegnate nella difesa e tutela della città. Avranno il compito prioritario di vigilare sugli oltre 1000 obiettivi sensibili e su eventi ipoteticamente a rischio. Verranno perlustrate aeroporti, stazioni e metropolitane. Sorvegliati i monumenti della Capitale e i grandi luoghi di ritrovo. Anche lo Stadio Olimpico, oltre a Piazza San Pietro, sarà controllato con una particolare ed elevata attenzione in quanto ritenuto un possibile luogo di pericolo. Per quanto riguarda gli aerei, non ci sono situazioni altamente rischiose tali da richiedere l’intervento dei sistemi di contraerea.
Solo dall’8 Dicembre su Roma vigerà la no-fly zone. Spazio aereo, sottoposto a controllo militare, interdetto a tutti i velivoli non autorizzati.
Anche Roma indossa i guantoni e alza la guardia.
Elena D’Ettorre