Un’ascesa drammatica nei prezzi di frutta e verdura colpisce i consumatori, con un volo che sembra inarrestabile.
Allo stesso tempo, gli agricoltori che producono questi alimenti fondamentali per la nostra dieta, ricevono solo una frazione del prezzo finale di vendita, con una riduzione del 21% rispetto al passato.
Questa è la dura realtà evidenziata da Coldiretti al Summit delle Nazioni Unite.
L’associazione, rappresentante dei contadini italiani, ha sottolineato questo divario preoccupante, evidenziando il paradosso di un sistema che vede i prezzi del cibo aumentare in modo significativo per i consumatori, mentre coloro che producono il cibo rimangono sottopagati.
Secondo Coldiretti, la situazione attuale è insostenibile, poiché compromette la sostenibilità dell’agricoltura e minaccia la sicurezza alimentare.
A fronte di queste difficoltà, i prodotti salvati dai contadini assumono un valore ancora maggiore.
Sono esempi concreti di come, nonostante la crisi, i contadini continuano a produrre alimenti di alta qualità, mostrando resilienza e adattamento di fronte alle sfide poste da mercato e clima.
Coldiretti ha sollecitato un intervento globale per affrontare questo problema, chiedendo maggior equità nella distribuzione dei profitti lungo la catena di fornitura alimentare.
L’associazione sostiene che è necessario riconoscere e premiare adeguatamente gli agricoltori per il loro ruolo fondamentale nella produzione alimentare, così da garantire la sostenibilità del settore a lungo termine.